fbpx

Come fare carriera e ottenere una promozione al lavoro

Tabella dei Contenuti

Innanzitutto, complimenti: se stai leggendo questo articolo significa che sei già in una zona di salvezza perché hai già trovato lavoro ed il tuo obiettivo adesso non è più farti assumere ma è quello di migliorare il tuo stipendio e la tua condizione professionale. Oppure sei una persona giovane che vuole capire come sviluppare al meglio e sin da subito la propria carriera: ben fatto!

Sarà mio compito darti risposte a domande come:

Come faccio a fare carriera da dentro un’impresa, una volta che mi hanno assunto?
Come faccio ad ottenere una promozione?
(o a farmi promuovere, che dir si voglia!)
Come faccio ad accelerare la mia carriera ed a guadagnare di più?

Ora, queste sono tutte domande lecite e risposte come “bisogna essere degli accozzati, figli del capo” o peggio (con riferimento a prestazioni sessuali etc.) non sono risposte né valide, né accettabili (se non in qualche sparuto caso). Infatti sappi che soprattutto in tempi di magra le imprese non hanno più spazio per “dame di compagnia” o per figure parassitarie ma devono concentrarsi solo su un capitale umano di valore, che produca un risultato positivo.

Prima di procedere, devo fare una premessa: le carriere si costruiscono a tavolino.

Ho sempre detto, e lo confermo, che chi ha le idee chiare sin dalla prima infanzia ha un vantaggio enorme sugli altri grazie ad una chiarezza di visione e motivazione, ma non solo. Quello che io faccio circa il 50% delle volte che metto mano ad un CV dei miei studenti è quello di ricreare quel filo conduttore che valorizza le esperienze pregresse, generando un nuovo valore per l’impresa (o chi per lei) che lo legge. Nel rimanente 50% dei casi aiuto persone che hanno già una carriera coerente a tirar fuori il loro valore ma in quei casi non c’è il bisogno di rimettere assieme le varie esperienze come i cocci di un vaso rotto.

Questo succede perché in Italia abbiamo un tessuto imprenditoriale devastato e compromesso da una pluralità di fattori, dalle scelte politiche scellerate al percorso storico e culturale che ci caratterizza: di conseguenza molte persone sono più o meno costrette come prima cosa a cercarsi un lavoro e poi pensano a come migliorare la propria condizione.

Se questa strada implica di dover fare di necessità virtù, non è esattamente quella migliore perché le persone che:

      • compiono gli studi giusti (non in assoluto ma rispetto all’obiettivo finale), con il massimo dei voti

      • si qualificano presto ed iniziano subito a lavorare

      • lo fanno presso imprese note e dai nomi importanti

      • continuano a formarsi ed ottengono (non importa in che ordine) lauree, abilitazioni e Master

      • cambiano di rado l’impresa per cui lavorano, ogni 5 anni in media, ed hanno esperienze consolidate e durature (che denotano un giusto livello di fedeltà e stabilità)

    … sono certamente più appetibili di chi, pur essendo molto abile:

        • si è laureato con voti bassi e/o fuori corso o non si è laureato affatto

        • non si è mai aggiornato, se non tramite qualche corsettino aziendale obbligatorio

        • ha cambiato azienda ogni 6 mesi (anche non per colpa sua, perché magari vittima dei contratti a progetto o della somministrazione ad opera delle agenzie per il lavoro)

        • ha buchi nel proprio CV

        • ha cambiato spesso settore e ruolo in modo incoerente

        • etc.

      In sintesi, seguire un percorso lineare e coerente che parte dalla scuola dell’obbligo e prosegue poi con qualifiche e Master di abilitazione o specializzazione (io raccomando sempre la NEXT Talent Academy dato che, insegnandovi come docente, posso garantire per la sua qualità) e si unisce ad un comportamento astuto dal primo lavoro in poi è il modo migliore per avviare una carriera sana.

      Quindi, se sei una persona giovane e stai leggendo questo articolo, fai tesoro di quanto appena detto per impostare bene e sin da subito il tuo percorso professionale. Se ti serve aiuto, non esitare a contattarmi.

      Ora, che si fa quando sei già dentro un’impresa e vuoi fare carriera?

      La risposta è simile alla precedente ma più estesa. Infatti, i “pilastri” da rafforzare per scalare la tua impresa sono i seguenti sei:

        • qualifiche

        • competenze tecniche

        • competenze trasversali

        • esperienza complessiva e valore, tramite i risultati

        • relazioni

      • tempismo e contesto

      Vediamole una ad una, assieme.

          1. Qualifiche – come detto prima, queste possono essere fondamentali o un fortissimo “di più” specialmente le mercato del lavoro moderno che richiede sempre di più profili ad alta specializzazione. In estrema sintesi, ci sono (per)corsi che ti preparano al mondo del lavoro insegnandoti un mestiere, come appunto i Master erogati dalla NEXT Talent Academy, ed i corsi di specializzazione cumulativa che ti danno delle competenze in più per fare carriera, e che talvolta possono essere pagati dalle imprese stesse.
            Un esempio è dato dalla carriera in Risorse Umane: con il Master ti prepariamo a svolgere il lavoro secondo le richieste attuali delle imprese italiane, mentre il corso di qualifica come Mobility Manager non è utile per avviare una carriera ma può servire per lavorare nelle grandi imprese sopra i 150 dipendenti per i quali tale figura è obbligatoria per legge. Le imprese, infatti, ragionano in questo modo: non assumono una persona in più dotata della singola competenza di mobility manager ma tenderanno a perseguire delle politiche di contenimento dei costi dove assegneranno tale incarico a chi ha già il profilo più compatibile all’interno dell’impresa.
            Specifico inoltre che non esistono qualifiche più o meno giuste ma tutto dipende da dove vuoi andare e che cosa vuoi fare nella vita. Il patentino informatico per usare il PC non è obbligatorio per tutti ma se vuoi lavorare nell’amministrazione aziendale allora diventa fondamentale saper utilizzare un software gestionale! Ed è per questo che con la NEXT Talent Academy realizziamo i percorsi di qualifica in amministrazione e buste paga direttamente sul software poi utilizzato nelle imprese, così da dare alle imprese esattamente ciò che vogliono.

          1. Competenze tecniche – Anche queste si sviluppano, ovviamente, tramite la formazione. Ma queste si sviluppano anche tramite la pratica: essere costanti sul lavoro, mettere testa a quello che si da, leggere su riviste di settore (anche online) e sperimentare in contesti sempre più difficili è il modo migliore per affinare le tue competenze tecniche (e non solo). Per contro, restare nella tua zona di comfort dove non cresci ti porterà alla paralisi di carriera e ti renderà più vulnerabile ai licenziamenti.

          1. Competenze trasversali – Sono un’altra componente fondamentale: ricordo che si tratta di quelle capacità spendibili in ogni settore, ruolo e contesto ed il cui peso varia in base ad ogni singolo caso specifico.
            Se vuoi fare carriera come specialista tecnico, ti sarà utile rafforzare ad esempio il problem solving operativo (la capacità di risolvere problemi pratici, sul campo) ed il lavoro di gruppo, se invece vuoi fare carriera come manager, allora dovrai rafforzare la tua leadership, comunicazione (che implica la negoziazione) e capacità di risolvere problemi complessi (problem solving manageriale) e la presa di decisone.
            Altre capacità, come la gestione del tempo, sono importanti sempre e comunque e per questo non le cito. Nel complesso, le competenze trasversali vanno di pari passo con una conoscenza del settore, delle tecnologie e strumenti utilizzati e con la conoscenza delle leggi italiane e/o del marketing per poter gestire e comprendere le varie situazioni che ti si dovessero presentare davanti.

          1. Esperienza complessiva e valore, tramite i risultati – Questo è un fattore che si sviluppa necessariamente con la pratica. Se per le competenze si può ricorrere anche alla formazione, l’esperienza è data dal tempo speso, numero di occasioni e modo in cui utilizzi le tue competenze per produrre risultati di valore per l’impresa.
            Stare fermi a scaldar la sedia senza far nulla fa certamente passare il tempo ma non è un’attività sfidante! E, se certamente sto parlando per massimi sistemi, sappi che ci sono molte persone che al lavoro cercano di fare il meno possibile per portarsi a casa lo stipendio, senza realmente crescere.
            Inoltre, il tema dei risultati è fondamentale: questi, meglio se quantificabili, sono ciò che realmente ti puoi rivendere, sia internamente e sia presso altre imprese.

          1. Relazioni – Anche questo è un tema importante per tanti risvolti e, no: non ha niente a che vedere con i soliti pregiudizi e chiacchiere da bar sulle promozioni che ho accennato poco fa.
            Per crescere nelle imprese devi necessariamente imparare a negoziare ciò che vuoi ottenere, perché difficilmente (per non dire “mai”) ti verrà regalato qualcosa. Dovrai imparare a gestire i rapporti con i vari stakeholder, termine inglese che indica in modo generico tutti coloro che hanno un interesse nell’impresa e parte di essa, con particolare riferimento a quelli con cui ti interfacci direttamente, tra cui: capo, colleghi, clienti, fornitori, azionisti etc. a seconda dei casi.
            Infatti, una caratteristica fondamentale dell’essere un team leader è, come dice la parola stessa, avere un team (o gruppo di lavoro) che ti riconosce come guida, come leader appunto.
            Devi proporti in modo deciso ma collaborativo e non ingenuo, richiedendo sempre più responsabilità, anziché aspettare che sia qualcun altro a notarti.
            Anche i tuoi migliori colleghi di lavoro, che per te sono anche amici, potrebbero voler puntare alla stessa posizione e lì devi saper rendere stimolante ed amichevole la competizione, anziché renderla distruttiva e causa di conflitti che poi potrebbero poter portare a mobbing o bullismo.
            Il tuo capo, i tuoi superiori, i tuoi colleghi devono avere fiducia in te, devi proporti e devi rendere chiaro che vuoi di più e che – al contempo – sei anche disponibile dare di più! E, come dicevo, tale tua proposta, che deve seguire quanto più possibile il flusso aziendale anziché opporsi ad esso, deve andare di pari passo con le tue competenze e qualifiche: quando ci si propone per delle promozioni, bisogna essere già pronti per il livello successivo (anziché dare promesse del tipo “farò, mi allineerò (o pronta) per ricoprire il ruolo, motivo per cui per te la formazione ed i Master sono davvero un investimento in questo senso.
            Se fai diversamente, il massimo a cui potrai puntare saranno gli scatti di stipendio per anzianità e forse i premi produzione.

        1. Tempismo e contesto – Questa è l’ultima variabile da tenere in considerazione. Il tempismo si traduce nel saper cogliere le opportunità quando ci sono (motivo per cui bisogna essere sempre pronti, devi essere come una lama sempre affilata e pronta all’uso ed il tuo CV deve essere sempre aggiornato) ma devi darti anche il tempo di consolidare le tue competenze ed esperienza. La tendenza media in Italia è quella di privilegiare chi ha, di fatto, già una certa età ed anni di esperienza mentre in altre parti del mondo è più comune che giovani ben formati e preparati diventino quantomeno dei quadri intermedi là dove qui sarebbero considerati ancora acerbi e troppo inesperti.
          Ma il vero nocciolo è il tipo di impresa in cui sei: se fare carriera è il tuo obiettivo e ti trovi in una piccola impresa, cerca di spostarti da lì il prima possibile per accedere ad un’impresa più grande. Se invece ami tranquillità e posto fisso, e la piccola impresa è sicura, resta pure lì – ma allora perché stai leggendo tutto questo?

        La vera differenza è tra PMI e grandi imprese.

        Infatti, ci sono pro e contro in ciascuna di esse: nelle PMI strutturate puoi sfruttare a tuo vantaggio il clima relazionale, spesso più informale, tipico di tali realtà dove è più facile conoscere personalmente il titolare d’impresa e mettersi in luce. lo svantaggio è che spesso le PMI hanno un fatturato limitato, sono appunto imprese “medie” che potrebbero avere limiti strutturali ad un tuo sviluppo di carriera: detto in altri termini, anche volendo premiarti, potrebbero non riuscire a pagarti molto di più né a darti posizioni manageriali.
         

        Nelle grandi imprese a seguire, quindi arrivando sino alle multinazionali di dimensione “corporate”, si verifica il caso opposto: essendo grandi realtà, prevedono posizioni ad elevata specializzazione e ci sono delle potenziali opportunità di carriera, spesso vengono fatte delle selezioni interne per gli avanzamenti di carriera (in altri termini, tali imprese tendono a ricercare i nuovi professionisti per le posizioni manageriali sia all’esterno che all’interno, bilanciando conoscenza della realtà locale con competenze ed idee fresche) ma aumenta in modo feroce anche la competizione ed i rapporti meno informali (ma anche lì dipende) uniti ad un alto numero di dipendenti rendono più difficile mettersi in mostra per fare il desiderato passo in avanti.

        In sostanza, anche all’interno della stessa impresa la possibilità di avanzare di carriera può essere presente solo a livello potenziale, dunque latente, ma bisogna aspettare che si liberino delle posizioni chiave – magari per pensionamento, licenziamento o dimissioni – prima di potersi proporre. Occasione che potrebbe arrivare anche troppo tardi rispetto ai tuoi desideri, ragion per cui diventa molto importante ricercare tali opportunità di crescita fuori dall’impresa attuale con modalità compatibili con il rapporto unico che hai con il tuo capo: se ci sono stima e fiducia, puoi pre-avvisare che intendi cambiare impresa il giorno in cui dovessi trovare delle posizioni aperte migliorative e che nel frattempo darai sempre il meglio, con massima fedeltà alla causa. Se invece temi che tale apertura possa creare degli attriti con il tuo capo e dei problemi a te, comportati con maggiore discrezione e limitati ad agire in modo professionale ed a dare le dimissioni con il giusto preavviso e nel rispetto dei tempi di notifica.

        inviami il tuo CV per una valutazione gratuita

        Tabella dei Contenuti

        Master ad alto sbocco occupazionale con servizio placement garantito
        Trova le offerte di lavoro raccolte da tutto il web!
        Ente Bilaterale Aziendale per la formazione e la Sicurezza: convenzione per il supporto all'occupazione
        Convenzione per la traduzione del tuo CV in lingua inglese per lavorare all'estero e nelle multinazionali

        Se hai bisogno di un semplice consiglio gratuito su come scrivere il CV, il profilo LinkedIn e – in generale – su come trovare lavoro,
        scrivi un commento alla fine di questo articolo e ti risponderò volentieri il prima possibile.

        Vuoi un supporto professionale per ottenere il lavoro che meriti?

        Inviami il tuo CV tramite il form qui sotto per una valutazione gratuita: saprò aiutarti!

        Scegli l'opzione più vicina al tuo caso tra quelle seguenti per indicarmi la tua situazione professionale:

        Importante: riceverai una email con le risposte alle domande più frequenti.

        Per favore, assicurati che non finisca nello spam o nella cartella “Promozioni” di Google!

        In tal caso, spostala nella cartella “principale”, altrimenti non potrai contattarmi né ricevere le mie guide gratuite.

        Lascia un commento

        Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *